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SINTOAMPLIFICATORI


  Esempi di collegamenti audio/video home
  Posso controllare altri apparecchi con il telecomando del sintoamplificatore ?

Il telecomando di alcuni modelli di sintoamplificatori permette di pilotare le principali funzioni altri apparecchi anche di marche differenti.
Questo avviene perchè all’interno del telecomando sono presenti alcuni codici che sono riportati in uno specifico paragrafo del manuale di istruzioni del sintoamplificatore.

 

Al momento dell'uscita del sintoamplificatore, il costruttore provvede ad inserire i codici dei prodotti ritenuti di più comune reperibilità sul mercato; nonostante questo, data la vastità di prodotti e di marchi presenti in commercio, è comunque possibile che alcuni codici o alcuni marchi non siano riconosciuti, in questo caso non sarà possibile pilotare l'apparecchio.


E' inoltre possibile che un costruttore di altri apparecchi decida di variare, a suo insindacabile giudizio, i codici da un certo periodo e/o con certi prodotti; tutto questo fa sì che
per alcuni prodotti non sarà possibile avere il controllo tramite il telecomando del sintoamplificatore e per lo stesso motivo non sarà possibile avere un aggiornamento del telecomando del sintoamplificatore.

 

  Il mio apparecchio è aggiornabile ?

Generalmente la possibilità di aggiornare un apparecchio è contemplata nel manuale di istruzioni; se questa indicazione non è presente nelle istruzioni, l'apparecchio non potrà essere aggiornato.

 

  Cosa posso fare in caso di smarrimento del manuale di istruzioni

 

Per scaricare il manuale visitate la pagina prodotto corrispondente. Nel caso si trattasse di un prodotto fuori produzione vi preghiamo di richiederlo inviando una mail ad: info@kenwood.it

Nel caso in cui il manuale non fosse disponibile, è possibile contattare il distributore nazionale ricambi per ordinare una copia cartacea.

 

  Posso utilizzare un sintoamplificatore acquistato un un mercato extraeuropeo ?, Quali sono differenze con sintoamplificatori specifici per il mercato europeo ?

Valutando l’eventuale acquisto di un apparecchio al di fuori dell’ambito europeo (per esempio in USA), è necessario tenere conto che vi sono alcune sostanziali differenze, che potrebbero rendere sconsigliabile l’acquisto di tali prodotti.

Di seguito si riportano le principali differenze di funzionamento e di carattere generale confrontando per esempio lo standard  europeo con quello americano.

 

Tensione di alimentazione

La tensione di rete negli USA è di 110 Vac 60 Hz, mentre in Europa è di 230 Vac 50Hz. Se il prodotto non è stato progettato con una sezione di alimentazione in grado di adattarsi alla rete elettrica europea, verrà immediatamente danneggiato.

Esistono in commercio dei trasformatori specifici per adattare i prodotti americani alla tensione di rete europea, ma generalmente questi trasformatori hanno un costo considerevole, non possono pilotare apparecchi ad alto assorbimento (es. amplificatori) ed in alcuni casi potrebbero non far funzionare l’apparecchio in modo ottimale.

 

Sezione sintonizzazione AM/FM
1- La banda FM in USA e' a passi di 200 kHz, in Europa di 50 kHz.
La gamma e' comunque piu' o meno la stessa: da  87.5 a 108 MHz (per la precisione, negli USA va da 87.5 a 107.9 MHz).
Questo significa che un sintonizzatore specifico per la gamma di frequenza USA non riuscira' a sintonizzare tre stazioni su quattro in Europa.

2- La banda AM in USA e' a passi di 10 kHz, in Europa di 9 kHz.
Questo significa che molte stazioni AM non possono essere sintonizzate in Europa, se l’apparecchio e' a norme americane.
Esempio: a Milano RAI1 trasmette su 900 kHz, RAI2 su 1035 kHz, RAI3 su 1368 kHz.
Un sintonizzatore specifico per la gamma di frequenza USA, a Milano potra' sintonizzare solo RAI1.

3- La de-enfasi FM in USA e' di 75 microsecondi, in Europa di 50.
Questo significa che, quando un'autoradio americana sintonizza una stazione FM europea, si sentira' sempre un'esaltazione di circa 3 o 4 dB sulle alte frequenze sopra i 2~3 kHz (che i controlli di tono non riusciranno a correggere totalmente).

4- Un sistema simile all'RDS negli USA esiste gia' da anni: e' una variante ampliata di quello europeo e si chiama "RBDS" (Radio Broadcasting Data System). Non tutte le funzioni sono reciprocamente compatibili, per cui non c'e' alcuna certezza che un sintonizzatore specifico per la gamma di frequenza USA con RBDS riesca ad utilizzare correttamente l'RDS europeo. Il sistema RDS non esiste, invece, in Giappone.

 

Garanzia su prodotti
La garanzia americana non e' riconosciuta in Europa ed inoltre a volte e' impossibile (o richiede molto tempo) per le aziende europee riparare modelli specifici per il mercato americano, dal momento che ne' la relativa documentazione tecnica ne' i ricambi vengono distribuiti in Europa (come del resto non vengono distribuiti negli USA la documentazione tecnica ed i ricambi dei modelli europei).

C'e' un ultimo importantissimo punto da considerare: la maggior parte dei modelli previsti per il solo mercato americano non possiede la marcatura "CE". Se in una qualsiasi dogana europea controllano la presenza di questa marcatura sul prodotto proveniente da un paese extra-europeo (come gli USA) e non la trovano, non c'e' niente da fare: quel prodotto NON PUO' ESSERE IMPORTATO IN EUROPA, come imposto dai decreti legislativi europei 89/336/EEC, 92/31/EEC, 93/68/EEC e successivi.

A quel punto l'apparecchio rimane bloccato in dogana, fino a quando il destinatario non riesce a dimostrare che e' effettivamente a norme CE, ma per un disguido od un errore il relativo marchio non e' stato
applicato sul prodotto.

 

  Posso collegare dei diffusori che hanno un valore di impedenza nominale differente da quello indicato per il sintoamplificatore ?

 

Dovendo allestire un impianto Home Theatre, è possibile che sorgano dubbi sul corretto abbinamento tra sintoamplificatore e diffusori, specialmente quando il valore di impedenza nominale riportato sui morsetti di uscita del sintoamplificatore e quello riportato sui diffusori non coincidono.

Tuttavia i moderni sintoamplificatori sono generalmente in grado di pilotare la grande maggioranza dei diffusori in commercio; fanno eccezione quei casi in cui il manuale di istruzioni del sintoamplificatore dichiari esplicitamente che l’amplificatore non deve essere collegato a diffusori di impedenza inferiore ad un certo valore.

 

  Posso collegare un giradischi?

La maggior parte dei sistemi HI FI attuali non dispongono dell'ingresso PHONO, ingresso specifico per il collegamento di un giradischi, l'assenza di questo è dovuto al declino del supporto vinilico, causato dal successo avuto dai supporti digitali (CD e DVD).
Il collegamento di un giradischi ad un ingresso diverso dal PHONO non permette di ascoltare il disco, a causa del basso segnale emesso dalla testina.
Per ovviare a questo è necessario utilizzare un preamplificatore phono, (detto anche equalizzatore RIAA) che permette di elevare il segnale di uscita dal giradischi ad un livello standard, riconosciuto da tutti gli altri ingressi audio presenti nell'apparecchio a cui andrà collegato.
I preamplificatori phono sono disponibili in commercio nei negozi specializzati del settore.
Per coloro che non disponessero di giradischi, possiamo consigliare il giradischi Kenwood mod. P110-S, il quale dispone già al suo interno del preamplificatore phono, quindi si può collegare direttamente ad un ingresso audio standard.

 

  Collegamento diffusori in modalità bi-ampling

La modalità BI-AMPLING offre un suono ancora migliore della modalità BI-WIRING.
Anche per il bi-ampling è necessario che i diffusori abbiano i morsetti di collegamento sdoppiati: cioè devono avere due (o più) morsetti rossi e neri, e quelli di uguale colore sono cortocircuitati fra loro all'atto dell'assemblaggio in fabbrica (ved. figura).
Per il funzionamento in bi-ampling è necessario utilizzare due amplificatori di potenza (oppure un amplificatore a più canali) pilotati da un unico preamplificatore. Ogni amplificatore dovrà essere collegato ad una sola sezione di altoparlanti: il primo piloterà il woofer ed il secondo il midrange/tweeter.
Gli amplificatori dovranno ricevere in ingresso lo stesso segnale, per cui all'uscita di ogni canale del preamplificatore si dovrà applicare un cavetto sdoppiatore di segnale (cosiddetto ad "Y") per far sì che il segnale di ogni canale venga fornito ad entrambi gli ingressi degli amplificatori.
E' consigliabile utilizzare cavi di sezione differente per woofer e tweeter (più elevata per il woofer), o meglio ancora dei cavi specifici, con le caratteristiche ottimizzate nei vari parametri elettrici: corrente, impedenza, capacità etc.
Il collegamento in bi-ampling permette di aumentare la dinamica all'ascolto (in particolare quando viene effettuato ad alto volume e la musica contiene molti strumenti contemporaneamente), dal momento che ogni amplificatore può erogare la piena potenza nella sua determinata gamma di frequenza. Vengono eliminate anche le distorsioni all'ascolto, in particolare quella di intermodulazione, dal momento che le forti correnti normalmente richieste dal woofer percorrono esclusivamente il cavo di collegamento verso il woofer e non interferiscono con i segnali molto più deboli destinati al tweeter.
 

 

 

  Collegamento diffusori in modalità bi-wiring

Alcuni modelli di diffusori hanno i morsetti di collegamento sdoppiati: cioè possiedono due (o più) morsetti rossi e neri, e quelli di uguale colore sono cortocircuitati fra loro tramite ponticelli (ved. figura).
Questa particolarità permette il collegamento in modalità BI-WIRING, che offre un suono più pulito.
Per il funzionamento in bi-wiring è necessario rimuovere i ponticelli e raddoppiare i collegamenti ai diffusori: ad ogni morsetto di uscita dell'amplificatore si dovranno quindi collegare DUE cavi di collegamento anziché uno (o più di due, se il diffusore permette il "multi-wiring"). Le estremità di questi cavi andranno collegate ai vari morsetti dei diffusori, come si può vedere in figura.
E' consigliabile utilizzare cavi di sezione differente per woofer e tweeter (più elevata per il woofer), o meglio ancora dei cavi specifici, con le caratteristiche ottimizzate nei vari parametri elettrici: corrente, impedenza, capacità etc.
Il collegamento in bi-wiring permette di ridurre le distorsioni all'ascolto, in particolare quella di intermodulazione, dal momento che le forti correnti normalmente richieste dal woofer percorrono esclusivamente il cavo di collegamento verso il woofer e non interferiscono con i segnali molto più deboli destinati al tweeter.
 


 

  Perchè ho bruciato i tweeter?

 

Di seguito è possibile visualzzare un documento ufficiale JBL tradotto in italiano che spiega le eventuali cause che riguardano la bruciatura dei tweeter.




 
Documentazione disponibile



Perchè ho bruciato i tweeter? [107.1 K]

 

  Il mio sintoamplificatore si spegne o va in protezione, quali sono le cause ?

 

Nel caso in cui un sintoamplificatore (o amplificatore) dovesse spegnersi senza un motivo apparente, la causa di questo problema potrebbe anche non dipendere dall'apparecchio stesso, è quindi opportuno effettuare alcune verifiche.
Generalmente i sintoamplificatori dispongono di una protezione termica, che permette di disattivare automaticamente la sezione di amplificazione finale di potenza, onde evitare il danneggiamento della stessa, l'attivazione di questa protezione si identifica generalmente con il lampeggiare di un LED oppure con la presenza di uno specifico messaggio sul display del sintoamplificatore.
Di seguito sono riportare le cause più comuni ed il rimedio da applicare:

a) Una sovrapotenza richiesta al sintoamplificatore
Durante la riproduzione sonora, relativamente a picchi di segnale di bassa frequenza ed in presenza di sonorità particolari, il sintoamplificatore deve erogare una notevole corrente di uscita per pilotare i woofer dei diffusori, questa corrente, unita ad un ascolto con volume elevato, può causare il surriscaldamento dei finali di potenza, se la temperatura dovesse oltrepassare un valore prefissato, la protezione termica interviene disattivando le uscite fino a quando la temperatura non si sia riportata a livelli ottimali.
Questo tipo di comportamento si presenta generalmente nei sistemi combinati dove il sintoamplificatore gestisce anche l'amplificazione di un subwoofer e generalmente non è causato da una difettosità del sintoamplificatore.
Rimedio:
Non utilizzare l'amplificatore a volume particolarmente elevato;
Posizionare l'amplificatore in modo che abbia una buona dissipazione di calore.

b) La connessione dei diffusori non è eseguita correttamente
Controllare che i fili dei diffusori siano di diametro adeguato (con sintoamplificatori e diffusori di elevate caratteristiche di potenza è consigliabile utilizzare fili di grosso diametro) che siano inseriti correttamente nei morsetti e che questi siano ben serrati.
Rimedio:
Eseguire di nuovo i collegamenti tra i morsetti dei diffusori e quelli dell'amplificatore.

c) Uno o più di un diffusore è deteriorato
Nel caso in cui la bobina di un woofer fosse in corto circuito, è possibile che venga richiesta un elevato valore di corrente di uscita al sintoamplificatore, in quanto il carico sarà molto basso e di conseguenza si attiverà la protezione termica.
Rimedio:
Scollegare tutti i diffusori e ricollegarli uno ad uno fino ad identificare quello guasto, portare il diffusore in assistenza tecnica.

d) La protezione termica interviene anche a volume basso e in assenza di sonorità particolari
Scollegare tutti i diffusori (questa manovra non comporta alcun problema per i sintoamplificatori/amplificatori di recente commercializzazione).
Se l'apparecchio rimane in protezione è necessario far eseguire una ispezione tecnica presso un centro di assistenza autorizzato.

 

  Non sento alcun suono provenire dai canali surround

 

Alcuni ascoltatori specialmente quelli meno esperti rimangono talvolta confusi circa il funzionamento dei canali Surround.
Essi infatti presumono che il suono dovrebbe provenire sempre da tutti i diffusori, mentre in effetti per la maggior parte del tempo, la riproduzione avviene tramite i canali frontali e il subwoofer, quindi in alcune riproduzioni i canali Surround potrebbero produrre suoni solo in casi particolari oppure anche nessun suono.

Questo avviene perché essi vengono utilizzati soltanto quando il regista o il tecnico del suono generano specificamente una sonorità per creare un effetto ambienza, un effetto speciale oppure per continuare l’azione in movimento dalla parte anteriore a quella posteriore del fronte sonoro.

Se i livelli d’uscita sono regolati correttamente, è nomale che i canali Surround funzionino solo occasionalmente.

Se si cercasse di aumentare il livello di uscita dei diffusori posteriori, si potrebbe sbilanciare l’effetto di campo sonoro avvolgente che tipicamente si ottiene in una colonna sonora in una sala cinematografica.

 

  Il livello sonoro del canale centrale e basso

 

E’ possibile, in alcuni casi, che l’audio del canale centrale sia percepito dall’orecchio umano come un segnale di livello inferiore rispetto a quello degli altri canali, questo comportamento è non è imputabile al diffusore oppure al sintoamplificatore, ma riguarda la realizzazione del film in DVD, in quanto il regista ed il tecnico del suono tendono generalmente ad enfatizzare parecchio il livello sonoro degli effetti speciali e le scene di movimento, specie per i films d’azione.

Questa enfatizzazione può causare l’abitudine dell’orecchio umano ad un certo livello sonoro, quindi quando si ascoltano i dialoghi o lo svolgimento normale del film (senza queste enfatizzazioni), il livello sonoro può sembrare basso.

In questi casi è possibile provvedere ad eseguire un bilanciamento del sistema agendo sul livello di uscita di ogni diffusore, quindi alzando il livello del volume del centrale, oppure anche abbassando quello dei canali frontali.

Eventualmente si potrebbe forse prendere in considerazione la sostituzionde del canale centrale, orientandosi verso un medesimo diffusore che abbia una sensibilità maggiore (l'eventuale sostituto dovrebbe avere almeno 91 dB).

Ad ogni modo concludendo, questa difformità di ascolto non è causata da diffusori o amplificatore, ma proprio da chi realizza i DVD, specie quelli di azione.

Riproducendo un DVD senza effetti speciali, questa differenza di livello sonoro non si dovrebbe percepire.

 

  Quanto tempo vale la garanzia?

La Garanzia "Commerciale" Kenwood ha validità di 24 mesi dalla data di acquisto indicata in fattura o dallo scontrino fiscale "parlante" (su cui è stampato il modello del prodotto acquistato). Tale garanzia commerciale non sostituisce ma si affianca a quella "legale". Nota: questo è valido anche con alcuni prodotti che potrebbero essere dotati del vecchio documento di garanzia, dove si riporta ancora la durata di 1 anno.


 
Documentazione disponibile



Norme generali di garanzia [355.8 K]

 

  La garanzia è valida solo se accompagnata dallo scontrino fiscale o dalla fattura?

Sì, la garanzia deve essere accompagnata da un documento che comprovi la data di acquisto dell'apparecchio, e quindi dallo scontrino fiscale o dalla fattura. La garanzia deve inoltre essere compilata in tutte le sue parti: non vengono infatti ritenute valide garanzie in bianco o recanti cancellature e modifiche.



Documentazione disponibile



Norme generali di garanzia [355.8 K]

 

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